Pixel Trip

Il progetto ha come tema principale quello del viaggio. Viaggiare insegna lo spaesamento, a sentirsi sempre stranieri nella vita, anche a casa propria, ma essere stranieri fra stranieri è forse l’unico modo di essere veramente fratelli. Per questo la meta del viaggio sono gli uomini. Il viaggio attraverso i paesi del mondo, è per l’uomo un viaggio simbolico. Ovunque vada, è la propria anima che sta cercando. Per questo l’uomo deve poter viaggiare.

L’attività prevede una serie di step immersivi, dove partecipanti verranno condotti verso la creazione di un’idea di viaggio personale, da soli o in gruppo.

Il progetto prevede l’installazione di una tenda da campeggio, che ha lo scopo di fungere da “luogo altro”, una sorta di escape room.

Modalità di svolgimento e meccanismo partecipativo

L’attività è strutturata in 3 fasi:

Preparazione al viaggio

I viaggi cominciano molto prima degli autobus, degli aerei, degli elicotteri, delle navi, dei piedi. I viaggi cominciano dentro la testa. I partecipanti verranno condotti attraverso la creazione del proprio bagaglio da viaggio; dotati di uno zaino saranno guidati a comprendere le necessità materiali e non dell’esperienza, portando con se ciò che ritengono più utile. Il colloquio/esperienza, condotto da un attore, ha lo scopo di fornire ulteriori informazioni utili all’interazione degli stimoli che riceverà all’interno della tenda.

Partenza

“La diritta via smarrita”… Certo è così che comincia il viaggio.
Non smetteremo di esplorare. E alla fine di tutto il nostro andare ritorneremo al punto di partenza per conoscerlo per la prima volta. Camminata “gambero”: L’attività consiste in una dinamica di movimento che prevede una camminata all’indietro; l’intento è quello di innescare un meccanismo volto al raggiungimento della sensazione dello “spaesamento”, e del vedere il paesaggio circostante in modo “diverso” rispetto a prima.

Il Viaggio – Entrata nella tenda
Quando si viaggia si sperimenta in maniera molto più concreta l’atto della Rinascita. Ci si trova dinanzi a situazioni del tutto nuove, il giorno trascorre più lentamente e, nella maggior parte dei casi, non si comprende la lingua che parlano gli altri. È proprio quello che accade a un bambino appena nato dal ventre materno.

L’esperienza all’interno della tenda è composta da una serie di elementi suggestivi e stimolanti in grado di permettere ai partecipanti di abbandonarsi, quali: atmosfere sonore, registrazioni audio, campane tibetane. All’interno della tenda è prevista la presenza di un attore/ attrice che interagirà con il viaggiatore, attraverso racconti e attività inerenti al tema del benessere e della rinascita.

Dettagli tecnici

L’attività può essere svolta singolarmente, fino ad un massimo di 4 persone. Numero animatori coinvolti: 2

Durata: 15 minuti

Materiali utili all’attività: tenda (2/4 posti), cassa acustica con lettore Mp3, tavolino, sedia, baule, torcia, diario, smartphone (del partecipante).