Al di là di noi
La performance intende sviluppare il tema del muro parlante, ponendo l’accento sulla relazione, attraverso l’utilizzo di una drammaturgia fisica testuale e vocale i due performer, creeranno immagini danzate e dialoghi che attraverseranno domande accompagnate dal suono attraverso l’utilizzo della loop station e di registrazioni studiate appositamente, andando a ricreare paesaggi sonori e coinvolgendo lo spettatore all’interno di un percorso che si avvolge totalmente nel luogo scelto e che attraversa la memoria del passato del presente e del futuro.
Tim Harshall nel sul libro I muri che dividono, racconta di una geografia complessa e sempre più’ tesa verso il separare che al costruire.
Sono oltre 6000 mila i km di barriere innalzate negli ultimi 10 anni.
Le nazioni europee avranno spesso più sbarramenti sui confini, di quanti non ce ne fossero nella guerra fredda.
Innumerevoli solo le ragioni alla base di queste decisioni, spesso dettate da paure, disuguaglianze economiche, scontri religiosi.
In questa performance, vogliamo dare vita all’umano di quelle pietre, alla voce che ama, con le sue paure, che vuole proteggersi, ma che vuole anche liberare.
La strada che andremo a percorrere per raggiungere il muro è la strada fisica ma anche la strada delle nostre storie, che a volte restano sconosciute a tutti, ma poi esplodono quando iniziano ad essere attraversate. Baggio e Quinto non erano collegate, se non da questo sentiero che è sempre esistito, ma che comunque le ha tenute lontane, come se ci fosse paura, trasformando questa terra, nella Terra di nessuno.
Il sito in questa performance rappresenta per ciò un luogo di incontro, dove i due protagonisti sono soliti vedersi clandestinamente. La storia che si dipanerà sarà un dialogo d’amore in cui i due performer si interrogano sul significato della loro relazione creando un parallelo sul significato simbolico del muro.
Ci interroghiamo sui nostri muri, quelli che noi stessi costruiamo, invisibili, interiori, i muri relazioni, quelli che vedono i nostri protagonisti alla presa con una diatriba che li scopre tra il loro intimo ed il pubblico, tra ciò’ che sentono, e ciò’ da cui vorrebbero scappare, tra il vedersi e lo scoprirsi, tra il nascondersi, e il proteggersi. Per liberare quelle certezze, che spesso possono diventare ostacoli di pietra e imprigionare il nostro spirito. In questa metofora parlante il muro proverà a portarli al di la’.