LETTURA ESPRESSIVA

Le fiabe hanno bisogno di adulti che le raccontino, che rinnovino e tramandino il piacere di perdersi nella magia della narrazione. L’operazione del narrare e dell’ascoltare storie narrate è l’atto creativo e sociale per eccellenza, il primo atto di ricomposizione del sé e di connessione col gruppo

L’arte dell’antica narrazione giullaresca dell’antico, propria dell’attività del cantastorie, è una tecnica di recitazione tutta protesa a suscitare i sentimenti dello stupore e della meraviglia, impregnata perciò di linguaggio evocativo, immaginifico e fantastico, di valore simbolico.

Si tratta dunque di  un laboratorio introduttivo di tecniche e strumenti per la lettura ad alta voce di fiabe, racconti, leggende. Si affronterà la tematica di come raccontarle. 

Si lavorerà sull’uso della voce: il ritmo, il mordente, il tono, il colore, il volume, le pause, il tempo; l’uso del corpo: il gesto, lo sguardo, il contatto, la mimica; sulla narrazione: la possibilità di aggiungere oggetti, pupazzi o burattini, travestimenti, rumori

Giocheremo e ci trasformeremo in cantastorie, perché poi leggere non è altro che un modo per giocare con le parole, come ci insegna Gianni Rodari.
Il laboratorio quindi è l’occasione per ascoltare e ascoltarsi, raccontare e raccontarsi. Per non dimenticare mai che le storie ben raccontate ci riportano alle meraviglie del tempo passato, ci mostrano la poesia del presente e ci fanno sognare le avventure del futuro. 

“Io credo che le fiabe, vecchie e nuove, possano contribuire ad educare la mente. La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi, essa ci può dare le chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo, gli può dare delle immagini per criticare il mondo. Sarebbe bello che tutti facessero un lavoro che li impegna, li interessa e li diverte. Questa per adesso è un‟utopia, cioè una fiaba. Ma molte volte le fiabe si realizzano. Quello che diciamo può diventare vero. Il grande problema è dire le cose giuste per farle diventare vere. Lo possiamo fare anche scrivendo storie che facciano ridere: non c‟è niente al mondo di più bello della risata di un bambino. E se un giorno tutti i bambini del mondo potranno ridere insieme, tutti, nessuno escluso, sarà un gran giorno.‟

GIANNI RODARI