LA PASSIONE DI MARIA

«La Passione di Maria», di Charles Peguy, poeta francese «potente» e controverso, conosciutissimo in patria, dove è considerato un maestro, e quasi sconosciuto in Italia. «Conosco da tempo le opere di Peguy ma sono difficilmente reperibili – racconta il regista Luconi – in un mercato antiquario ho ritrovato questo testo in una edizione francese anni Sessanta e ho pensato di creare un reading».

Siamo ai primi del Novecento, Peguy morirà durante la prima guerra mondiale, combattendo nella celebra battaglia della Marna nel 1914, ma il suo nome è celebre in Francia. Qualche anno prima si era convertito al cattolicesimo e la sua poetica, appassionata e intransigente, si tinse di spiritualità «e anche di misticismo», sottolinea Luconi.

Le parole, recitate da Vincenza Pastore, sono arricchite dalle musiche originali scritte da Mirio Cosottini, artista che da tempo collabora per le produzioni di Luconi.

«La Maria di Peguy è molto vicina a noi – spiega il regista – è una donna forte ma sofferente per la morte del figlio. In lei l’autore francese ha voluto far emergere una spiritualità umana, poco formale ma intensa. Mi sarebbe piaciuto far interpretare il testo a Lucilla Morlacchi, grande attrice purtroppo scomparsa, questo spettacolo vuol essere un omaggio alla memoria».

Sono per ciò Grata ed Onorata a Massimo Luconi, per avermi chiamata in questo viaggio spirituale. Alla memoria di Lucilla Morlacchi.